In questa guida spieghiamo come conservare il tonno sott’olio una volta aperto.
Data la bontà di questa pietanza, dopo una vita passata a consumarla a pranzo, a cena o merenda potresti non esserti ancora mai posto questa domanda fondamentale. Già, perché se c’è una certezza, è che una volta aperta una lattina di tonno difficilmente si finisce con l’avanzarne il contenuto. Talvolta però, vuoi per via di un’offerta particolarmente generosa al supermercato, vuoi per un’errore di valutazione durante la preparazione di una ricetta, potrebbe accadere che il tonno sott’olio avanzi, richiedendo così una procedura di conservazione adeguata per evitare gli sprechi.
A prima vista, verrebbe da dire che trattandosi di un prodotto sott’olio la conservazione del tonno risulti piuttosto semplice ed immediata, ma in realtà non è affatto così. Per evitare spiacevoli problemi di salute infatti, è necessario conoscere diverse regole su come conservare il tonno sott’olio una volta aperto. Se anche a te è capitato di avanzarlo per la prima volta quindi, ti consigliamo di leggere subito la nostra guida su come mantenerlo fresco e buono ancora per diversi giorni. Con questi consigli, potrai evitare gli sprechi e imparare preziose tecniche di conservazione da usare anche con altri alimenti.
Indice
In quali contenitori conservare il tonno
Il tonno sott’olio è un alimento che viene commercializzato principalmente all’interno di due diversi contenitori: i barattoli di vetro o le lattine di alluminio. Queste ultime, anche note come scatolette di tonno, sono indubbiamente il formato più diffuso ed economico, e pertanto vengono scelte ogni giorno da milioni di persone, anche per via della loro leggerezza e per il fatto di essere prodotte in formati facili da portare in giro.
Le scatolette tuttavia possono anche essere molto più grandi del classico formato da 60gr o 80 gr, arrivando a pesare talvolta addirittura 500 gr o 1 kg.
Il tonno in esse contenuto quindi, può facilmente essere avanzato, richiedendo una conservazione capace di mantenerlo fresco anche nei giorni successivi.
La prima cosa da sapere a riguardo è la seguente: mai conservare il tonno sott’olio già aperto all’interno delle lattine o scatolette di metallo.
Questo materiale infatti, perfetto per i prodotti sigillati, a contatto con l’ossigeno si può tramutare in una seria minaccia per la salute, mettendo a rischio i consumatori di contrarre malattie anche gravi come il botulino.
Inoltre, il metallo delle lattine è un materiale che con il passare del tempo potrebbe rilasciare nell’olio del tonno alcune particelle di metallo pesante, davvero dannose per l’organismo!
Ecco quindi che prima ancora di riporre il pesce in frigorifero, il consiglio è sempre di trasportarlo in un contenitore in vetro, in assoluto il materiale migliore per tutelare la salute dei futuri consumatori del prodotto.
In mancanza di un contenitore in vetro, anche la ceramica potrà essere usata come degno sostituto. Grazie alla sua composizione infatti, anche questo materiale permette di preservare il tonno senza contaminarlo.
Vietato quindi proseguire oltre questo punto senza aver trasferito il tonno in una ciotola, in un bicchiere o in un barattolo di vetro o di ceramica, possibilmente sempre di forma cilindrica. Il perché te lo spieghiamo nel paragrafo successivo.
Il secondo passaggio per conservare il tonno sott’olio una volta aperto nel modo corretto consiste, qualora l’avessi scolato, nel ricoprirlo nuovamente di olio d’oliva, così come si trovava appena aperto.
L’olio infatti è una sostanza ideale per conservare a lungo gli alimenti, e viene di norma utilizzato anche per mantenere gustosi e saporiti prodotti come i funghi sott’olio, i pomodorini secchi, le zucchine o i peperoncini ripieni di tonno.
Grazie alla sua consistenza spessa infatti, l’olio è in grado di schermare gli alimenti dal contatto con l’ossigeno, mantenendone inalterate le caratteristiche a lungo. Il segreto per far sì che il tonno si conservi al meglio quindi è nel versare una quantità di olio sufficiente da coprirne tutte le parti senza lasciarne nessun esposta al contatto con l’aria.
Dopo aver completato questo passaggio, dovrai poi chiudere il contenitore o barattolo prescelto con il suo tappo. Nel caso mancasse un coperchio adeguato, potrai richiudere il tutto anche con della pellicola trasparente ben sigillata ai bordi del contenitore.
Quanto dura il tonno a temperatura ambiente
Se hai aperto una scatoletta di tonno sott’olio, generalmente potrai conservarne il contenuto a temperatura ambiente per non più di 4-8 ore.
Naturalmente, per evitare problemi di salute non ti basterà abbandonare il tonno in una ciotola o sul piatto, o ancora peggio nella sua lattina, ma dovrai trasferirlo in una ciotola di vetro o barattolo e ricoprirlo subito interamente con del nuovo olio di oliva.
Solo in questo modo potrai consumarlo poco dopo senza il rischio che dei batteri si siano depositati sulla sua superficie.
Passato questo lasso di tempo infatti, sarà meglio riporre il prodotto in frigorifero, seguendo i passaggi elencati in questo articolo e avendo sempre cura di buttare via le lattine metalliche.
Quanto si conserva il tonno sott’olio in frigorifero
Che il tonno possa essere tranquillamente conservato in frigorifero non c’è dubbio. Per fare in modo che mantenga inalterate le sue caratteristiche infatti, è sufficiente seguire i passaggi indicati in precedenza, che riassunti all’osso consistono nel toglierlo assolutamente dalla lattina di metallo.
Detto questo, passiamo a capire quanto può durare del tonno ben conservato sotto il suo strato di olio. Ebbene, seguendo alla lettera tutte le precauzioni di sorta, i prodotti freschi (controlla quindi bene che il tonno acquistato non sia in scadenza o addirittura già scaduto!) possono durare per almeno 4-5 giorni ad una temperatura di 0°-4°.
Prima di consumare il tonno in ogni caso, il consiglio è sempre quello di controllarne l’odore e la consistenza, così da rintracciare per tempo l’eventuale presenza di muffe.
Come congelare il tonno sott’olio
A livello ideale, sarebbe meglio non conservare il tonno sott’olio in congelatore. Questo perché l’olio (e il grasso in generale) è un ingrediente che mal tollera l’esposizione a temperature molto basse, in quanto il cambiamento di stato da liquido a solido può alterarne il sapore.
In realtà comunque, è possibile conservare il tonno sott’olio una volta aperto prima che scada anche in freezer, a patto di scolarlo completamente dal suo contenitore e di riporlo all’interno di appositi sacchetti per la conservazione a basse temperature.
Prima di essere consumato inoltre, il tonno sott’olio dovrà essere lasciato riposare in frigorifero e a temperatura ambiente. In generale comunque, questa tipologia di alimento presenta delle scadenze di lunghissima durata, che lo rendono consumabile anche a due o più anni di distanza dal momento dell’acquisto.
Per questo motivo, a meno che non stia per scadere, il consiglio è di lasciare il tonno sott’olio sigillato nella sua lattina o nel suo barattolo di vetro.
Conclusioni
Quelli visti finora sono in assoluto i metodi migliori per conservare il tonno sott’olio una volta aperto. Questo gustosissimo e versatile alimento, infatti, una volta estratto dalla sua confezione può dare ancora molto.
Mantenerlo sempre isolato dal contatto con l’aria è sicuramente l’accorgimento più efficace per evitare che secchi o che alcuni microrganismi dannosi proliferino sulla sua superficie.
Nel caso dovessi avere dei dubbi sull’effettiva integrità del pesce tuttavia, il consiglio è di evitare di consumarlo. Un buon tonno infatti si riconosce dal classico profumo, da una consistenza fibrosa ma solida e da un colore che tende al rosato.