In questa guida spieghiamo come conservare il prosciutto crudo.
Re incontrastato della tradizione culinaria del Bel Paese, il prosciutto crudo è un alimento molto ricercato ed amato per via del suo sapore intenso, che ogni giorno viene gustato da solo o all’interno di gustosi antipasti, primi o secondi piatti. Con il melone, la mozzarella o il pomodoro, ma anche all’interno di cappelletti e ravioli, il prosciutto crudo è adatto per essere assaporato tutto l’anno. Esso altro non è che una coscia di suino salata e stagionata a lungo, così da massimizzare il gusto delle fibre muscolari e del grasso del maiale.
Al giorno d’oggi è possibile acquistare questa delizia in moltissimi formati, che vanno dalla classica vaschetta da 1 etto ai tranci sottovuoto, arrivando in alcuni casi all’intero prodotto ancora da tagliare. Per essere gustata al meglio però, ciascuna di queste tipologie di prosciutto crudo necessita di una corretta conservazione, la quale può variare anche notevolmente in base al taglio prescelto. I prodotti crudi ed esposti all’aria aperta rischiano spesso di entrare in contatto con microrganismi dannosi, i quali se lasciati agire incontrastati finiscono per creare muffe e deteriorare la carne. Se hai appena acquistato del prosciutto crudo intero, in trancio o affettato e vuoi sapere come conservarlo al meglio, rimani con noi: nei prossimi paragrafi scopriremo tutti i migliori metodi di conservazione destinati a questo favoloso ingrediente.
Indice
Conservare il prosciutto crudo affettato in frigo
Uno dei metodi più comodi e diffusi per consumare il prosciutto crudo comodamente a casa consiste nell’acquistarlo al banco salumi del supermercato già affettato. A seconda del punto vendita prescelto, l’addetto gastronomia potrà inserire il prodotto all’interno di diverse confezioni: la maggior parte delle volte le fette vengono disposte su fogli di carta per alimenti, e ciascuna fila viene poi separata dalla successiva tramite sottili fogli di plastica trasparenti. Una volta completata la disposizione, la confezione viene piegata su se stessa e inserita in un sacchetto di carta sigillato con un’etichetta adesiva. Il prosciutto crudo così venduto è quindi pronto per essere estratto dalla confezione e portato in tavola, in quanto ciascuna fetta è separata dalle altre e pronta per essere consumata. Acquistando diversi etti di prosciutto crudo per volta, però, è molto probabile avanzarne una parte. Per far sì che il prodotto si mantenga ancora fresco, è quindi necessario conservarlo all’interno del frigorifero.
Per non sbagliare, il consiglio è prima di tutto quello di richiudere il pacco del supermercato minimizzando il più possibile l’ingresso di aria nella confezione. Fatto ciò, è poi opportuno disporre il pacco nel ripiano centrale del frigo, avendo cura che non entri in contatto con fonti di umidità diretta. La temperatura ottimale al quale deve essere conservato il prosciutto crudo è quella compresa tra i +4°C e i +7°C. Oltre questa soglia, il deperimento dell’alimento risulterà più veloce.
Bisogna sapere che anche seguendo tutte queste regole, il prosciutto crudo affettato e tenuto in frigorifero durerà al massimo 5 giorni, momento oltre il quale il gusto e la consistenza potrebbero alterarsi significativamente. Superata questa quantità di tempo, prima di assaggiarlo ti consigliamo di controllare che non siano presenti muffe o alterazioni olfattive.
Conservazione prosciutto crudo disossato in trancio
Anche il prosciutto crudo venduto in tranci di diverse dimensioni può facilmente essere conservato in frigorifero, a patto che vengano rispettate alcune regole. Il modo migliore per evitare proliferazioni batteriche è quello di inserire il prodotto nella porzione centrale dell’elettrodomestico avendo cura di coprire la parte esposta all’aria con carta alimentare trasparente (la classica pellicola). A ben vedere infatti questo è il metodo di conservazione usato anche nelle macellerie o al banco salumeria
del supermercato, in quanto consente di mantenere al meglio il gusto del prosciutto senza che esso secchi. Un consiglio? Quando vuoi servire il prosciutto in tavola, ricorda di scartare la prima fetta passando subito a quella successiva: la carne che rimane in diretto contatto con la pellicola rischia infatti di presentare sulla sua superficie colonie di muffe o batteri, che è sempre meglio non consumare seppur non pericolosi.
Il prosciutto in trancio conservato in questo modo ha una durata di circa 1 mese.
Conservare il prosciutto intero con osso
Chi ha la possibilità e lo spazio per conservare il prosciutto intero spesso si domanda quale siano le migliori condizioni ambientali per mantenerne intatti sapore e consistenza. Ebbene, la tradizione culinaria italiana ha elaborato nel corso dei secoli metodologie di conservazione ben precise dei salumi, con un particolare occhio di riguardo per quelle riservate al prosciutto crudo.
Secondo gli esperti, consumare prosciutto intero con osso permette di godere delle migliori caratteristiche di questo alimento.
Il segreto risiede nell’appendere il prodotto in un luogo buio, ben arieggiato e all’interno del quale la temperatura non salga mai al di sopra dei +13°C. La durata di conservazione di un prosciutto crudo intero con osso che sia disposto in questa maniera e che non entri mai in contatto con altre superfici né con luce o calore è di ben 12 mesi. Una volta tagliato, esso deve tornare appeso e la parte che è entrata in contatto con l’aria deve essere coperta con una garza o con della pellicola. Una volta tagliato, il prosciutto crudo intero si conserverà per circa 1 mese.
Conservazione del prosciutto crudo sottovuoto o in vaschetta
Tra le varie possibilità a tua disposizione per conservare il prosciutto crudo a tranci o affettato più a lungo vi sono anche il sottovuoto e l’atmosfera protetta, detta anche ATP (la classica vaschetta del supermercato).
Il primo metodo prevede che le fette o il trancio di alimento vengano inserite in appositi sacchi trasparenti dai quali un macchinario apposito aspirerà tutta l’aria, così da eliminare la possibilità che l’ossidazione e i batteri rovinino il prosciutto. Questa tecnica è oggi facilmente anche praticabile a casa, in quanto in commercio è possibile acquistare macchine per il sottovuoto molto piccole e facili da utilizzare.
Se acquisti uno o più tranci di prosciutto crudo e li chiudi ermeticamente in sottovuoto, la loro conservazione sarà garantita per diversi mesi consecutivi. Una volta a aperta la confezione, il prosciutto può essere consumato per un mese, seguendo le indicazioni riportate nella sezione dedicata al prosciutto in trancio.
Con un confezionamento in atmosfera protetta, il prosciutto viene invece inserito all’interno di vaschette in cui viene immessa una particolare combinazione di gas, capaci di mantenerne inalterate le caratteristiche molto a lungo. Per capire entro quando consumare il prosciutto in ATP, è infatti sufficiente leggere la data indicata dal produttore. Queste vaschette sono comode per chi consuma poco prodotto alla volta, a ma a livello di salvaguardia ambientale non costituiscono una soluzione ottimale. Inoltre, il prosciutto crudo così conservato può durare solamente 3-5 giorni una volta aperto. Per questo motivo, il consiglio è di chiudere accuratamente la confezione prima di riporre il prodotto in frigo, così da evitare che la carne entri in contatto con l’aria.
Congelare il prosciutto crudo
Si può congelare il prosciutto crudo? Anche se i pareri a riguardo sono contrastanti, la risposta è affermativa: il prosciutto crudo si può congelare e inserire in freezer, a patto di inserirlo in opportuni sacchetti e di isolarlo il più possibile dal contatto con l’aria e con altri alimenti. In questo modo, esso sarà protetto per diversi mesi, anche se una volta scongelato potrebbe apparire leggermente più secco. Inoltre, come previsto per qualsiasi altro alimento, il prosciutto crudo scongelato non potrà essere ricongelato.