In questa guida spieghiamo come conservare il nero di seppia.
Capire come conservare il nero di seppia ti permette di utilizzare questo gustosissimo ingrediente anche diversi giorni dopo l’acquisto, senza che ciò metta a rischio la bontà delle tue preparazioni a base di pesce.
Come hai detto? Hai esagerato ancora una volta con le quantità mentre eri al supermercato? Se sì, è probabile che dopo aver cucinato la tua ricetta al nero di seppia ti ritrovi con una porzione o due in più, senza sapere come mantenerlo ancora fresco e in quali contenitori riporlo.
Fortunatamente, anche se le cose stanno così non devi preoccuparti: in questa guida elenchiamo tutti i metodi migliori per conservare il nero di seppia, andando ad evidenziare tutte le caratteristiche principali di questo prodotto d’eccellenza e le possibili vulnerabilità che presenta dopo essere stato aperto. Passo dopo passo, cercheremo di capire se il nero di seppia possa essere refrigerato, congelato o magari essiccato, così da poterlo utilizzare in ricette ancora più gustose ed innovative.
Indice
Dove si trova il nero di seppia
Il nero di seppia è uno speciale fluido prodotto e conservato in una sacca apposita da tutti i cefalopodi, una famiglia di molluschi che comprende animali come polpi e calamari. Oltre alla seppia infatti, anche altri animali possono secernerlo, creando le caratteristiche scie nere che servono per confondere i predatori.
Il nero di seppia utilizzato normalmente in cucina è solitamente estratto dalle membra delle sepidae una famiglia di molluschi della quale fanno parte più di 100 specie differenti.
Al momento della pulizia delle seppie infatti, la sacca contenente questo inchiostro di colore nero viene estratta, così da evitare fuoriuscite che potrebbero compromettere la riuscita delle ricette. Il nero di seppia infatti presenta oltre che un’intensa colorazione anche un sapore molto sapido, dalle caratteristiche note marine, il quale non a caso viene inserito nelle preparazioni con parsimonia.
Quando il pesce è appena pescato, il nero di seppia fresco deve essere consumato in tempi piuttosto brevi, in quanto per via della sua specifica composizione tende a seccare molto velocemente.
Conservazione del nero di seppia in frigo
Il primo metodo di conservazione indispensabile per preservare il nero di seppia in eccesso ed impiegarlo in nuove ricette consiste nella refrigerazione, la quale può avvenire solo a determinate condizioni.
Per far sì che il nero di seppia mantenga inalterate le proprie caratteristiche e per evitare un accumulo di batteri e altri microrganismi, è infatti necessario riporlo all’interno di un contenitore ermetico, sia esso in plastica o in vetro. Volendo essere al 100% scrupolosi, è anche consigliato coprire l’apertura della scatola o del barattolo con della pellicola alimentare appena staccata dal rotolo.
Seguendo queste indicazioni, il prodotto può essere utilizzato così com’è per le successive 48 ore. Per evitare imprevisti, prima del consumo effettivo del nero di seppia refrigerato è sempre bene verificare tramite vista e olfatto che non siano accorsi cambiamenti nel colore e nella consistenza dell’alimento.
Conservare il nero di seppia in congelatore
Al pari di diversi altre delizie provenienti dal mare, anche il nero di seppia può essere facilmente conservato in freezer. Esso infatti può in questo modo prolungare la propria bontà per ben 2 mesi, a patto che ancora una volta siano seguite specifiche regole riguardo al suo imballaggio.
Il metodo migliore per congelare il nero di seppia consiste infatti nel riporlo in un contenitore rigido, come per esempio un bicchierino di plastica, e nel coprire quest’ultimo con della pellicola alimentare, così da sigillarlo accuratamente. Fatto ciò, per evitare eventuali contaminazioni di altri alimenti, è consigliabile inserire questo contenitore sigillato all’interno di un sacchetto per freezer.
Al momento del consumo, basterà prelevare per tempo il nero di seppia e riporlo a scongelare in frigorifero. È questo infatti il metodo migliore per preservare tutto il suo sapore. Alcuni preferiscono ridurre nettamente i tempi scongelandolo in microonde o in forno, ma a nostro parere è preferibile sottoporre il prodotto ad un innalzamento della temperatura più graduale e costante.
Essiccare il nero di seppia
Anche l’essiccazione rappresenta un asso nella manica da giocarsi quando le dosi di nero di seppia sono eccessive e non si sa come conservarlo. Il migliore modo per mettere in atto questa tecnica consiste nel mettere in forno a circa 60-70°C le sacche intere di nero di seppia, facendole riscaldare per circa 50 minuti. Controllando di tanto in tanto, sarà poi necessario verificare che esse siano completamente secche. Una volta trascorso il tempo necessario, è poi possibile lasciare raffreddare velocemente e procedere al loro sminuzzamento in frullatore.
Ottenuta una polvere della consistenza desiderata, sarà poi possibile conservarla in un barattolo sigillato per circa un mese, tenendo il contenitore in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.
Conservare il nero di seppia negli impasti per lievitati
Un modo forse meno pratico e veloce ma sicuramente originale per utilizzare il nero di seppia e conservarlo a lungo nei giorni successivi all’acquisto consiste nell’inserirlo all’interno di diverse tipologie di impasto.
Alcuni chef infatti consigliano di provare a preparare sia la pasta fresca sia il pane o la pizza versando il nero di seppia insieme all’acqua di preparazione o all’interno della farina, così da rendere colorati e saporiti lievitati e pasta come tagliatelle, maltagliati ma anche tutti gli altri tagli corti o lunghi. Naturalmente, dopo aver aggiunto il nero di seppia alla pasta fresca essa dovrà essere refrigerata, congelata o consumata sul momento, così da non permettere al liquido di deperire.
Questo metodo permette a chi ha provato per la prima volta il prodotto e l’ha trovato troppo saporito o salato, di smorzarne parzialmente il sapore, rendendolo più delicato ma altrettanto gradevole.
Inoltre, pagnotte e grissini colorati con il nero di seppia possono rappresentare una simpatica sorpresa durante una cena o un pranzo a base di pesce, andando a creare una piacevole continuità di sapori tra antipasti, primi e secondi.
Inoltre, conservare questo tipo di prodotti è molto semplice: oltre a poterli facilmente mantenere a temperatura ambiente per alcuni giorni, sia la pasta che il pane possono essere congelati, preservando la loro bontà per mesi e mesi a venire.
Conservare il nero di seppia confezionato
Altre volte invece, il nero di seppia è venduto in confezioni di vetro come prodotto pre-lavorato, e pertanto può essere conservato molto più a lungo. Posto che esso rimanga sigillato quindi, il
consiglio è di seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore e riportate in etichetta, le quali possono variare a seconda del processo di lavorazione impiegato.
Di norma, questa tipologia di nero di seppia può poi essere conservato esattamente al pari di quello fresco: in frigorifero per un massimo di 48 ore all’interno di un contenitore ermetico, oppure congelato e consumato entro due mesi.
Conclusioni
Conservare il nero di seppia è un’operazione piuttosto semplice, a patto che durante i vari passaggi vengano rispettate tutte le regole che abbiamo riportato nei paragrafi precedenti.
Anche se data la sua bontà questo ingrediente è solitamente consumato in breve tempo, possono sempre capitare delle occasioni in cui, per un motivo o per l’altro, si finisce per avanzarlo.
Se le quantità sono davvero ingenti, è possibile risolvere facilmente il problema incorporando il nero di seppia ad altre preparazioni specifiche, le quali oltre a diventare ancora più sfiziose possono essere conservate più facilmente e soprattutto più a lungo.