In questa guida spieghiamo come conservare la bottarga.
La bottarga è un alimento dal sapore ricco e sofisticato, utilizzato nelle preparazioni di gustosi primi piatti ma anche per arricchire antipasti e secondi a base di pesce. Tra le sue caratteristiche peculiari troviamo sicuramente la sua consistenza solida e compatta, che la rende perfetta per essere affettata o grattugiata sulle pietanze e, soprattutto, per essere conservata a lungo in modo semplice ed economico, anche con i normali strumenti presenti nelle cucine comuni. Se stai cercando informazioni su come conservare la bottarga, in questa guida trovi elencate tutte le principali tecniche oggi conosciute ed utilizzate dai ristoranti gourmet, capaci di mantenere a lungo ottimali gusto, profumo e consistenza di questo favoloso ingrediente. Seguendo i nostri consigli, potrai così evitare di sprecare la bottarga avanzata, senza paura di incappare in imprevisti e servendo sempre piatti freschi e deliziosi.
Indice
Caratteristiche Bottarga
Se non sei sicuro di avere per le mani della bottarga, di seguito trovi alcune indicazioni che ti aiutano a distinguerla da altri ingredienti. Questa sostanza infatti è una specialità tipica del Mar Mediterraneo, e può essere costituita dalle uova di numerose specie marine, primi fra tutti il muggine (un pesce anche noto come cefalo) il tonno e la spigola.
La bottarga di muggine è uno dei prodotti più pregiati in assoluto, tanto da poter arrivare a costare anche diverse centinaia di euro al chilo. Da ciò consegue che nel caso tu acquisti un bene ti tale valore, è assolutamente nel tuo interesse imparare come conservarlo al meglio. Alla vista il prodotto si presenta di colore arancione scuro, e solitamente ha una forma allungata, tipica della sacca ovarica del pesce dal quale è stata estratta. In altri casi, la bottarga è anche venduta in vasetto, oppure sotto forma di polvere.
Conservare la bottarga quindi richiede accortezze differenti a seconda della tipologia di prodotto che hai a disposizione nella tua cucina. Scopriamo subito quelle più efficaci e capiamo come si adattino alle varie proposte presenti in commercio.
Conservare la bottarga a temperatura ambiente
La bottarga acquistata in forma intera all’interno di confezioni sottovuoto non può essere conservata a temperatura ambiente. Essa deve necessariamente venirie nuovamente avvolta in un involucro a scopo alimentare e disposta in frigorifero. Se però dovesse capitarti di avere per le mani un prodotto chiuso e confezionato con la tecnica del sottovuoto, le cose cambiano.
La bottarga così protetta può rimanere in luogo fresco (con temperatura massima di 18°C) e asciutto e al riparo dalla luce fino alla data di scadenza indicata sulla confezione. Quando non indicata una data di scadenza specifica, assumi che una bottarga di qualità messa sottovuoto dura fino a 18 mesi dalla data del confezionamento.
Una volta aperta tuttavia, dovrà essere riposta in frigo anch’essa. Diverso è il discorso relativo alla bottarga in polvere, un alimento la cui conservazione richiede meno sforzi. Per sicurezza tuttavia, ti consigliamo di riporre anche questa tipologia in frigorifero dopo l’apertura.
Se hai un qualunque dubbio circa lo stato di conservazione dell’alimento, ti consigliamo sempre di buttarlo.
Come conservare bottarga in frigorifero
Ancora una volta, il frigorifero si rivela l’elettrodomestico perfetto per allungare la conservazione di alimenti preziosi che a temperatura ambiente rischierebbero di andare a male in poche ore.
Nel caso specifico della bottarga, possiamo dire che il frigo rappresenti un buon metodo di conservazione, anche se non all’altezza di quanto dimostrato per altri cibi. Se per esempio hai acquistato della bottarga di muggine o di tonno sottovuoto e per preparare le tue ricette ne hai usata poca, potrai mantenere fresca e gustosa quella avanzata in frigo per circa 2-4 settimane.
Ciò significa che molto dipenderà dall’effettiva cura che metterai nel confezionarla in modo sicuro, ovvero inserendola all’interno di un contenitore ermetico o ancora meglio avvolgendola con della pellicola trasparente per alimenti.
Questo passaggio è essenziale non solo per evitare che sulla superficie della bottarga si accumulino pericolosi batteri, ma anche che essa non assorba gli odori degli altri alimenti conservati in frigo o che al contrario non disperda il proprio profumo.
Per evitare incidenti comunque, se la tua bottarga è rimasta in frigo per più di una settimana, controlla sempre accuratamente il suo aspetto prima di cucinarla o di servirla direttamente nel piatto. Se noti cambiamenti di colore o di consistenza dell’alimento, buttalo via senza pensarci due volte!
La temperatura ottimale di refrigerazione della bottarga è quella compresa tra 1 e 4°C, ovvero quella normalmente impostata nella maggior parte dei frigoriferi domestici. Superiore è tale valore, più brevi saranno i tempi di conservazione.
Congelamento
Assolutamente no. Nonostante in rete si trovino alcuni esperimenti relativi alla conservazione della bottarga nel congelatore, è assolutamente sconsigliato esporre questo alimento a temperature inferiori a quelle del frigorifero, e più in generale al di sotto degli 0°C.
Un freddo troppo marcato causerebbe infatti notevoli cambiamenti non solo a livello di consistenza dell’alimento, ma anche di gusto, facendo perdere alla bottarga quel suo speciale aroma di pesce che tanto viene apprezzato e impiegato per massimizzare il gusto dei piatti. Se deciderai di disporla in freezer quindi, sarà solo per emergenza, magari perché nel frattempo il frigo si è rotto.
Conservare la bottarga con il metodo dell’essiccazione
Tra i vari metodi pensati per conservare la bottarga al meglio troviamo quello dell’essiccazione, un procedimento conosciuto sin dall’alba dei tempi e che molto probabilmente ha fatto sì che la conoscenza e l’amore per questo prodotto del mare potessero arrivare sino a noi. Di norma, l’essiccazione è un procedimento che viene svolto con più facilità dall’industria alimentare, ma in realtà attrezzandosi nel modo adeguato è possibile sfruttarne i benefici anche a casa.
Ecco qui riportati tutti i passaggi da seguire per conservare la bottarga di muggine, tonno o spigola eseguendo un’essiccazione a regola d’arte, che poi altro non è che un metodo per realizzare la bottarga in casa:
-Preleva la sacca ovarica dal pesce a tua disposizione e assicurati che sia intatta
-Fai bollire un litro d’acqua insieme a circa 60 grammi di sale, ottenendo così una salamoia
-Immergi la sacca nella salamoia fredda e lasciala a bagno sommersa per 2 ore circa
-Trascorso il tempo necessario, asciuga la sacca ovarica e ricoprila con del sale fino, inserendola tra due piatti o assi di legno che la tengano leggermente schiacciata.
-Per i 4/5 giorni successivi, controlla che il sale sia sempre presente e se dovesse venire a mancare rabboccalo.
-Terminato questo periodo, inserisci la bottarga in essiccatore selezionando una temperatura di circa 30 gradi, controllando che la bottarga assuma la sua classica consistenza dura.
Al termine della procedura, decidi se conservare la bottarga sottovuoto, prolungandone così la durata per almeno un anno, oppure se utilizzarla subito per preparare le tue ricette.
Conclusioni
Conservare la bottarga in modo sicuro ed efficace è piuttosto semplice se conosci le tecniche che ti abbiamo presentato nella nostra guida. Trattandosi di un prodotto fortemente aromatico in ogni caso, è sempre bene tenere a mente che il modo migliore per assaporarla è servirla appena aperta o appena preparata, senza cioè ridurre in alcun modo le sue caratteristiche organolettiche. Speriamo quindi che i nostri consigli ti siano stati d’aiuto. Evita il freezer e se te la senti sperimenta l’essiccazione.