In questa guida spieghiamo come conservare il ragù.
Cerchi un metodo sicuro ed efficace per conservare il ragù? Se hai preparato questa gustosissima ricetta tipica della tradizione italiana, allora è probabile che tu voglia tenerne un po’ da parte per aggiungerla alla pasta o alle lasagne in un secondo momento. Grazie al suo inconfondibile aroma e alla sua consistenza sfiziosa infatti, il ragù è uno dei sughi preferiti in assoluto da grandi e piccini i quali amano consumarlo come accompagnamento per lunghi spaghetti o come farcitura di golose lasagne.
C’è chi lo apprezza ricco di salsa al pomodoro, e chi invece nella sua variante ortodossa alla bolognese, arricchito da un soffritto di verdure. La buona notizia è che al pomodoro o bianco non fa differenza : seguendo le regole giuste, il ragù può sempre essere mantenuto buono a lungo! Il segreto infatti risiede nel cuocerlo alla perfezione e nel riporlo nei giusti contenitori, avendo poi cura di proteggerlo da tutta una serie di potenziali fattori dannosi come temperature sbagliate, umidità, ma anche luce e soprattutto ossigeno.
Sì, perché l’errore che più spesso commettiamo in cucina è quello di lasciare gli alimenti mal esposti e di dimenticarceli in giro (spesso anche in frigo) troppo a lungo. Grazie alla nostra guida però, tutti gli errori commessi fino ad oggi nella conservazione del ragù non saranno che un lontano ricordo. Di seguito, ti esporremo le migliori tecniche di conservazione per questo delizioso sugo, conosciuto in tutto il mondo come bolognese.
Indice
Come conservare il ragù a temperatura ambiente
Ti è mai capitato di passeggiare tra gli scaffali del supermercato e di notare che i sughi, il pesto e molti altri alimenti di questo tipo sono ordinati all’interno della categoria delle cosiddette “conserve” ed esposti sugli scaffali normali, a temperatura ambiente?
Questa scelta dei vari negozi, per quanto ad un primo sguardo incomprensibile, non è di certo casuale né tanto meno orientata a causare danni alla salute dei consumatori. Tutti i sughi infatti, ma anche altre tipologie di salse come pesto alla genovese o alla siciliana, possono essere conservati a temperatura ambiente sfruttando il principio del sottovuoto.
Questa speciale tecnica di conservazione può infatti essere effettuata anche in casa, a patto però che vengano seguiti alla perfezione tutti i passaggi per rendere sterili i barattoli ed efficace la rimozione di ossigeno.
È infatti proprio quest’ultimo gas il vero responsabile del veloce deperimento del cibo, in quanto moltissimi batteri lo consumano per vivere. Eliminandolo dai barattoli però, è possibile sterminare tutti i batteri rimanenti e conservare i cibi molto più a lungo di quanto durerebbero naturalmente.
Se vuoi fare un sottovuoto in casa che ti permetta di conservare il ragù nel modo corretto tuttavia, dovrai assicurarti di seguire molto attentamente tutti i passaggi di sanificazione dei barattoli, i quali nel caso delle conserve (e in quello delle marmellate) devono essere sanificati a caldo, ovvero facendoli bollire nell’acqua o scaldandoli in forno a 100°C.
Quando i barattoli sono opportunamente sterilizzati, è poi necessario versare il ragù al loro interno, chiuderli ermeticamente e conservarli in luogo fresco e al riparo dalla luce. In questo modo il sugo potrà essere consumato anche a 6 mesi di distanza.
Naturalmente, dopo aver aperto il barattolo è necessario verificare che il ragù presenti un bell’aspetto e un buon profumo, in caso contrario invece andrà assolutamente buttato via.
Se non messo in barattoli chiusi con il sottovuoto invece, il ragù può rimanere nella pentola in cui è cucinato anche per 6 ore dopo la cottura, preferibilmente coperto. Terminato questo tempo però, è sempre meglio riporlo in frigorifero. Vediamo subito come.
Conservare il ragù in frigorifero
Se hai cucinato una dose eccessiva di ragù ma gradisci l’idea di consumarlo nei giorni immediatamente successivi, il modo migliore per conservarlo consiste indubbiamente nella refrigerazione.
Il frigorifero infatti può allungare la vita del sugo anche di 5 giorni, a patto naturalmente che la carne sia stata cotta a puntino e che i contenitori usati per riporlo siano adeguati.
In questo senso, è opportuno sottolineare che qualunque pietanza conservata in frigorifero andrebbe riposta in contenitori ad uso alimentare in plastica o in vetro, dotati di coperchio ermetico. Certo, anche se riposto in frigo nella pentola originaria il ragù si conserverà, ma in tal caso sarebbe meglio coprirlo con della pellicola. Ricordiamo infatti che l’obiettivo della conservazione è evitare che l’ossigeno rimanga a contatto con il cibo, in modo da minimizzare l’azione dei batteri.
Un ragù cotto e riposto adeguatamente nel frigo potrà quindi, a seconda della temperatura interna dell’apparecchio, conservarsi da un minimo di 3 (frigoriferi con temperatura maggiore di 4°C) a un massimo di 6 giorni (frigoriferi con temperatura inferiore ai 2°C).
Come congelare il ragù
Infine, sono in molti a domandarsi se il ragù fatto in casa possa essere anche congelato. La risposta fortunatamente è sì: al pari di qualunque altro sugo, anche il ragù può essere mantenuto buono a lungo grazie all’azione del freezer.
Ancora una volta è però importante ricordare il ruolo fondamentale dei giusti contenitori, i quali anche in questo caso dovranno essere ad uso alimentare e possibilmente chiusi in modo ermetico.
Se non hai in casa uno di questi oggetti comunque, ricorda che una qualunque ciotola pulita chiusa con della pellicola alimentare potrà facilmente assolvere a questo compito. Anche i bicchieri di plastica così coperti sono ottimi contenitori per ospitare piccole dosi di ragù!
Il sugo alla carne ben chiuso e riposto in congelatore può conservarsi anche per 6 mesi.
Naturalmente, prima di essere consumato esso dovrà anche essere riportato a temperatura ambiente gradualmente, così da mantenere il più possibile inalterati i propri sapori.
Alcuni consigli per conservare il ragù
Se hai cucinato molto ragù ma non vuoi riporlo in frigo o in freezer, ricorda che potrai utilizzarlo sul momento anche all’interno di moltissime ricette gustose e sfiziose da servire il giorno stesso.
Molte volte infatti, il modo più nobile di conservare un alimento consiste nell’usare la fantasia per inserirlo in altri gustosi piatti. Nel caso del ragù, un’ottima idea potrebbe essere quella di realizzare
delle gustose lasagne al ragù da dividere in porzioni e da riporre poi in congelatore in un secondo momento.
In alternativa, il ragù è anche un’ottima farcitura per il supplì, un piccolo fagotto fritto contenente riso e altri deliziosi ingredienti. Tra le altre preparazioni consigliate in cui utilizzare il ragù ricordiamo poi anche piccoli muffin ripieni, zucche ripiene, melanzane ripiene e tanti piatti di origine orientale come la lasagna greca moussaka. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: se però le hai già provate tutte e il ragù stroppia, allora segui uno dei consigli elencati sopra.
Conclusioni
Conservare il ragù è un’operazione semplice che richiede davvero pochissimo sforzo alla fine della preparazione, a patto che tu abbia in programma di riproporre ricette che lo contengano nei giorni seguenti.
Se invece vuoi avere il tuo ragù a disposizione nei mesi a venire, dovrai decidere se conservarlo a temperatura ambiente, applicando una procedura di sterilizzazione dei barattoli, oppure se tenerlo nel congelatore, una strategia sicuramente più semplice che potrebbe però comprometterne in parte la bontà.
E tu, quale metodo sceglierai? A nostro parere, ogni scusa è buona per gustare questo delizioso e saporito sugo della tradizione, ma allo stesso tempo non possiamo negare che la possibilità di tirarlo fuori al bisogno durante un pranzo dell’ultimo minuto sia altrettanto allettante.