In questa guida spieghiamo come conservare la pastiera, uno dei dolci napoletani più amati di tutta la tradizione culinaria italiana. La pastiera rappresenta infatti una vera e propria istituzione quando si parla di ricette dolci, e grazie alla presenza di ingredienti deliziosi come uovo, zucchero e ricotta finisce spesso per arricchire e ingolosire pranzi, cene e merende in compagnia delle persone care. Si tratta di un dolce conviviale per eccellenza, da affettare e dividere con chi amiamo e magari da accompagnare con aromi di vaniglia e cannella.
Naturalmente nonostante esista una ricetta “ufficiale” sono moltissime le aggiunte casalinghe che si possono fare alla pastiera, così da renderla unica ed indimenticabile. Certo, è molto raro che dopo un pomeriggio in famiglia avanzi anche solo qualche briciola di questo delizioso dolce. Talvolta però, complice un pranzo abbondante appena concluso o magari la presenza di due pastiere alla stessa tavola, può capitare di dover capire come conservare la pastiera, così da poterla consumare nei giorni successivi.
Solitamente una pastiera standard è ideale per garantire dalle 4 alle 8 fette, e grazie alla sua forma circolare del tutto simile a quella di una classica torta può facilmente essere porzionata e conservata a lungo mantenendone inalterate le caratteristiche di sapore, profumo e consistenza. Se è la prima volta che la prepari e ti interessa sapere a quali temperature conservarla ed in quali contenitori, sei nel posto giusto: di seguito riporteremo proprio i migliori metodi di conservazione della pastiera napoletana.
Indice
Conservare la pastiera napoletana a temperatura ambiente
Il primo e più immediato metodo di conservazione per la pastiera consiste nel proteggerla dall’azione del calore e dell’aria, conservandola a temperatura ambiente all’interno di un contenitore idoneo. Considera comunque che questo dolce prima di essere pronto subisce sì una cottura in forno ad alta temperatura, ma che comunque al suo interno sono presenti ingredienti facilmente deperibili come uova e formaggio. Per questo motivo, se vorrai portare in tavola la pastiera appena fatta non dovrai adottare nessun accorgimento particolare, ma se i tuoi ospiti arriveranno dopo qualche ora dal termine della cottura, dovrai necessariamente farla prima raffreddare e poi inserirla all’interno di una tortiera a campana di vetro o in una pirofila, coprendola con carta stagnola o con pellicola alimentare.
L’importante in questi casi è tenere la torta alla larga dai raggi diretti del sole (che potrebbero scaldarne eccessivamente la superficie), dall’umidità (che può favorire la proliferazione dei batteri) e da fonti di calore dirette come fornelli, termosifoni o elettrodomestici in funzione. Se conserverai la pastiera a temperatura ambiente rispettando le regole appena indicate, potrai consumarla senza alcun problema a ben 6 ore di distanza dalla sua preparazione. Niente male vero? Se invece non attendi visite e hai avanzato parecchie fette di questo dolce, ti consigliamo di leggere i metodi di conservazione riportati di seguito.
Come conservare la pastiera in frigorifero
Disporre la pastiera appena preparata e opportunamente raffreddata in frigorifero è un metodo molto valido e sicuro per conservare al meglio questo dolce. Il frigo infatti, grazie ad un’umidità elevata ma controllata e alle basse temperature che può garantire (in media di circa -4°C) riesce a mantenerne intatte le caratteristiche più a lungo di quanto sia possibile fare a temperatura ambiente. Anche in questo caso però, non basterà prendere la pastiera sistemata su un piatto e lasciarla casualmente su uno dei ripiani del frigo: per far sì che la morbidezza e i profumi della torta rimangano quelli ottimali, dovrai infatti premurarti di inserire le varie fette all’interno di un contenitore con chiusura ermetica, specificamente progettato per la conservazione dei cibi. Attenzione anche a non spostare in frigorifero teglie in alluminio direttamente provenienti dal forno, in quanto questo materiale non è idoneo alla conservazione prolungata degli alimenti, quanto piuttosto alla loro cottura. Una volta sistemata la pastiera in una ciotola ermetica o in una pirofila chiusa in modo impeccabile con della pellicola trasparente per alimenti, potrai conservarla in frigorifero per circa 3 – 4 giorni, anche a seconda della temperatura presente all’interno del tuo elettrodomestico. Più essa è fredda, maggiori sono i tempi di conservazione. Per garantire futuri assaggi buoni come se la torta fosse appena sfornata, il consiglio è di spolverizzarla con lo zucchero a velo solo dopo averla portata in tavola. Lo zucchero infatti, all’interno del frigo tende a sciogliersi, a causa dell’elevata umidità. Infine, ricordiamo che la pastiera tirata fuori dal frigo può essere nuovamente riposta all’interno dell’elettrodomestico qualora fosse nuovamente avanzata. Lo sbalzo termico creatosi infatti non costituisce alcun problema, diversamente da quanto avviene con lo scongelamento.
Come congelare la pastiera in frigorifero
La pastiera napoletana può anche essere conservata con discreto successo all’interno del congelatore, sia prima che dopo la sua cottura. Nel primo caso tuttavia è opportuno ricordare che la pastiera congelata non potrà subire una seconda volta il medesimo processo di conservazione, pena il rischio di proliferazioni batteriche. Se invece hai cucinato la pastiera a regola d’arte, l’hai cotta, lasciata raffreddare e servita, tutte le fette di torta avanzate potranno facilmente essere mantenute fresche grazie al contributo del congelatore. Lo stesso discorso naturalmente vale anche per il solo ripieno della torta: se ti accorgi di averne avanzato prima della cottura, tienilo in congelatore fino alla prossima preparazione (ricordandoti nuovamente di non ricongelarlo più).
In entrambi i casi, è opportuno ribadire ancora una volta che i migliori risultati relativi a questo procedimento per mantenere fresca la pastiera arriveranno solamente se essa sarà inserita all’interno di contenitori idonei.
Questi ultimi naturalmente possono variare per forma e dimensione, e in freezer particolarmente piccoli potrebbe addirittura risultare problematico utilizzarli. Pertanto, è bene sapere che la pastiera intera, il suo ripieno o singole fette possono tranquillamente essere conservate anche in appositi sacchetti per congelatore o avvolti in un paio di strati di pellicola trasparente.
Il segreto, a prescindere dall’involucro a tua disposizione, sarà quello di posizionare la pastiera al fondo del freezer o all’interno di cassetti in piano. Questo perlomeno, è un consiglio da tenere a mente solo per le prime ore successive all’inserimento in congelatore: trascorso un certo quantitativo di tempo infatti (variabile a seconda della temperatura interna dell’elettrodomestico) la pastiera sarà così dura da poter essere spostata a tuo piacimento senza avere paura di romperla.
Concludiamo dicendo che la pastiera congelata può conservarsi fino ad un massimo di 2 mesi. Trascorso tale periodo di tempo, essa comincerà a perdere gradualmente il suo aroma ed il sapore, e una volta scongelata potrebbe presentare una consistenza leggermente diversa da quella ottenuta a termine cottura.
Ricorda inoltre che se scongelerai la tua pastiera non potrai più inserirla in freezer una seconda volta. Prima di consumarla infine, è sempre bene lasciarla riposare prima in frigo e poi a temperatura ambiente per alcune ore, così che anche il suo ripieno risulti nuovamente morbido.
Conclusioni
La pastiera può essere facilmente conservata a temperatura ambiente, in frigo o in congelatore, a patto che durante tutti e tre i processi vengano rispettate alcune semplici regole di igiene. I tempi indicati nella nostra guida comunque sono da ritenersi un’indicazione generale, e possono variare anche sensibilmente in base al funzionamento dei tuoi elettrodomestici, alla qualità dei contenitori impiegati e a quella degli ingredienti utilizzati durante la preparazione. Se prima dell’assaggio la pastiera presenta un profumo o un’apparenza sospetta, ti consigliamo di non consumarla e di prepararne subito un’altra, così da evitare possibili rischi per la salute.