In questa guida spieghiamo come conservare i finferli.
Piccoli e gustosissimi, i finferli sono una delle specie di fungo più apprezzate del nostro paese. Si differenziano da prodotti simili per via di un sapore ricco, una consistenza appagante e un aroma inconfondibile. Queste proprietà, unite ad un prezzo decisamente più economico rispetto a quello di tanti funghi più noti, rendono i finferli irresistibili da consumare tutto l’anno, anche in quei periodi in cui reperirli è più difficile. Ecco perché negli ultimi tempi sempre più chef e golosi si stanno informando per scoprire quale sia il modo migliore per conservare i finferli.
Se anche tu sei in cerca di una risposta, benvenuto! Di seguito troverai preziosi consigli ed indicazioni per preservare a lungo il sapore dei finferli in tutte le stagioni, così da poterli gustare in qualsiasi momento come se fossero appena stati colti! Come vedrai, vi sono diversi modi per evitare che i funghi deperiscano, ciascuno con vantaggi e svantaggi e caratterizzato da una durata di conservazione più o meno lunga. Scopri subito qual è quella più adatta alle tue esigenze e mettiti all’opera. I metodi che ti elencheremo sono compatibili con tantissime altre specie di funghi, ad eccezion fatta per i chiodini, i quali richiedono qualche cautela in più. Cosa aspetti? Conservare i finferli è facile se sai come farlo.
Indice
Come conservare i finferli a temperatura ambiente
I finferli appena colti, così come tutti gli altri funghi, sono alimenti altamente deperibili, i quali per risultare buoni e sicuri necessitano di essere consumati in tempi brevi. È questo uno dei motivi principali per cui si consiglia di raccoglierli o di acquistarli in una dose idonea rispetto ai reali bisogni di consumo, senza esagerare e, di conseguenza, sprecarli. Talvolta tuttavia, dopo una passeggiata particolarmente fortunata o in seguito ad un regalo generoso, è possibile ritrovarsi per le mani una quantità di funghi che eccede i reali bisogni. Come fare quindi per evitare che questo dono della natura non deperisca?
Fortunatamente, esistono diversi metodi che aiutano a prolungare la vita dei funghi di qualche giorno. Se vuoi consumarli entro 48 ore, dopo la raccolta o l’acquisto ti basterà posizionare i finferli su una superficie asciutta, avendo cura di non esporli alla luce o al calore. Il consiglio è di pulirli per bene e asciugarli completamente, controllando sempre che non vi siano sviluppate muffe sopra prima di consumarli. Per evitare che siano contaminati dagli insetti, il consiglio è di proteggere i finferli con una retina. Evita invece di utilizzare sacchetti di plastica, i quali impedirebbero la corretta traspirazione del prodotto!
Come conservare i finferli in frigorifero
In molti si domandano quale sia il ruolo del frigorifero quando si parla di conservazione dei funghi. In realtà, mentre questo elettrodomestico si rivela essenziale nella conservazione di una miriade di cibi freschi o già cotti, nel caso dei finferli le cose non stanno così. I finferli appena colti infatti, dureranno in frigo al massimo un giorno in più di quanto durerebbero conservati fuori frigo, rischiando oltretutto di sviluppare muffe più velocemente, a causa dell’umidità.
Ecco perché il frigo si rivela utile solamente nella conservazione dei barattoli di finferli sott’olio o sottaceto già aperti, i quali tra un consumo e l’altro dovranno esservi riposti ben sigillati. In questo modo, potranno conservarsi perfettamente per circa una decina di giorni.
Come essiccare i finferli
Tra i metodi di conservazione dei finferli più efficaci e che garantiscono una durata più lunga delle proprietà del fungo troviamo l’essiccazione. Non a caso questo procedimento affonda le sue radici nelle antiche tradizioni di tutti i popoli montani e rurali, e a seconda dei mezzi a disposizione può essere svolto in diversi modi.
Al giorno d’oggi uno dei metodi più apprezzati e pratici per essiccare i finferli consiste nell’utilizzo di un essiccatore elettrico, uno strumento pratico e relativamente poco costoso o ingombrante rispetto al forno. Per essiccare i finferli a regola d’arte il consiglio è di porzionarli con cura in fettine sottili, le quali dovranno essere lasciate asciugare per i tempi indicati dal produttore dell’essiccatore. Ricordiamo che ciascun macchinario è diverso, quindi è sempre bene leggere il manuale di istruzioni.
Un secondo metodo di conservazione dei finferli molto popolare e praticato nella maggioranza delle case è quello dell’essiccazione in forno tradizionale o in forno a microonde. Anche in questo caso, la scelta della temperatura e della durata della cottura deriverà sia dalla grandezza dei funghi, sia dalle caratteristiche dei vari strumenti.
Una volta pronti, i finferli essiccati devono essere conservati con cura, possibilmente all’interno di contenitori sigillati. Una delle opzioni migliori per preservarne l’aroma consiste nel disporli all’interno di scatole di latta foderate di carta, dotate di chiusura ermetica. In alternativa, i finferli possono mantenersi buoni a lungo anche quando disposti all’interno di sacchetti come quelli del pane. Così facendo, possono durare fino a un anno dal momento dell’essiccazione. Niente male vero?
Al momento della preparazione dei vari piatti, i finferli essiccati andranno poi reidratati, lasciandoli in ammollo in acqua tiepida per almeno mezz’ora. Fatto ciò, potrai portarli direttamente in pentola, conservandone l’acqua e usandola come brodo.
Finferli sott’olio e sottaceto
Non vi è un fungo che non dia il meglio di sé anche quando consumato sott’olio. Il procedimento per realizzare dei gustosi barattoli contenenti questa prelibatezza è un po’ complesso, ma se ami davvero i funghi vale la pena di essere provato almeno una volta. Per preparare i finferli sott’olio ti serviranno i seguenti ingredienti
-Olio extravergine d’oliva
-Aglio
-Barattoli di vetro con tappi ermetici in metallo nuovi
Come prima cosa dovrai tagliare i tuoi finferli a pezzetti, accendere il fuoco e posizionare un po’ di olio d’oliva in una padella antiaderente. Salta i tuoi finferli tagliati per 5 minuti e a cottura terminata disponili nei barattoli.
Secondo altre indicazioni, un procedimento ancora più sicuro per conservare i finferli sott’olio consiste nello sbollentarli preventivamente qualche minuto in acqua e aceto (o succo di limone).
Indipendentemente dal tipo di cottura prescelto, i barattoli dovranno essere stati opportunamente sterilizzati secondo le indicazioni di enti esperti, facilmente reperibili online. Una volta riempiti di funghi, versa nel barattolo anche uno spicchietto d’aglio e l’olio extravergine fino a coprire tutti i finferli, facendo però attenzione a lasciare un po’ di spazio tra il tappo e l’olio.
Per la conservazione sottaceto, i passaggi sono i medesimi, solo che il prodotto andrà ricoperto con l’aceto. Procedi poi con la tecnica del sottovuoto, seguendo accuratamente tutti i passaggi.
I finferli preparati in questo modo possono conservarsi chiusi ermeticamente fino a 3 mesi, e una volta aperti devono essere riposti in frigorifero e consumati entro 10 giorni.
Come congelare i finferli
Anche la conservazione in congelatore garantisce ottimi risultati per prolungare la vita dei finferli di diversi mesi. Per adottarla è possibile procedere seguendo due metodi
-Pulire i finferli freschi e asciugarli per bene, avendo cura di evitare accumuli di umidità
-Sbollentare i finferli per due minuti, lasciandoli poi raffreddare e procedendo con la loro disposizione in freezer in un secondo momento.
In entrambi i casi, i finferli andranno disposti ben distanziati su un vassoio, per essere poi spostati in freezer. Dopo che si saranno congelati (attendi almeno 24 ore) potrai spostarli all’interno di sacchetti gelo, così da proteggerli meglio e risparmiare spazio.
I finferli congelati durano fino a 6 mesi, e oltre questo tempo potrebbero iniziare a perdere parte del loro aroma.