In questa guida spieghiamo come conservare gli asparagi selvatici.
Con l’arrivo della primavera, le zone boschive dell’aerale Mediterraneo vedono nascere una lunga serie di prelibati ortaggi e arbusti dagli aromi intensi, che è possibile raccogliere durante una passeggiata qualsiasi per poi tornare a casa e cucinare deliziose ricette della tradizione.
Tra questi, impossibile non citare gli asparagi selvatici, lunghe e verdissime erbe spontanee tipiche dei boschi di latifoglie. Se ne hai appena raccolti in grande quantità e ti sei accorto che una parte di essi deve necessariamente essere conservata, potresti esserti chiesto quale sia il miglior modo per mantenere gli asparagi selvatici buoni a lungo.
Come spesso accade con le verdure, nonostante i tempi di deperimento siano piuttosto brevi è possibile intervenire mettendo in atto tecniche di conservazione più elaborate ma efficaci, come la conservazione sott’olio, in salamoia oppure la classica congelazione. Fatte queste premesse, non ci resta che conoscere un po’ più da vicino i protagonisti di questa guida: rimani con noi e impara come conservare gli asparagi selvatici nel modo giusto!
Indice
Come conservare gli asparagi selvatici a temperatura ambiente
Prima di addentrarci nella descrizione dei metodi di conservazione per gli asparagi selvatici che richiedono particolari tecniche o interventi, abbiamo pensato che fosse innanzitutto utile capire come si comportino queste verdure a temperatura ambiente e cosa succeda quindi se vengono lasciate fuori frigo.
Dopo la raccolta, gli asparagi selvatici rimangono freschi (cioè di colore verde acceso e con un bell’aspetto tonico e carnoso) per poco più di un giorno. Trascorse le 12-24 ore, essi iniziano a disidratarsi soprattutto dal lato in cui sono stati tagliati al momento della raccolta.
Il consiglio, una volta raccolti, è di posizionarli sempre all’interno di un sacchetto di plastica che possa mantenerli protetti dall’aria.
In caso tu sappia già di volerli mangiare nei giorni successivi al primo, allora passa direttamente al secondo metodo di conservazione consigliato, il frigorifero.
Come conservare gli asparagi selvatici in frigo
Conservare gli asparagi selvatici in frigorifero richiede qualche piccolo accorgimento, che permette non solo di mantenerli freschi più a lungo ma anche di preservarne consistenza e sapore al meglio. Per evitare che questi ortaggi fortemente aromatici inavvertitamente intacchino altri alimenti con il loro profumo (o che al contrario vengano intaccati dagli odori di altri cibi) prima di posizionarli nel giusto cassetto dovrai
-Disporre gli asparagi selvatici raccolti su un tavolo, selezionando quelli ben conservati e ancora freschi;
-Rimuovere eventuali impurità grossolane a mano, come terra, insetti, lumachine e altri residui che potrebbero essere rimasti attaccati agli asparagi selvatici in fase di raccolta;
-Sciacquare gli asparagi selezionati e asciugarli tamponando con un panno o della carta;
-Bagnare con acqua fresca un pezzo di carta da cucina e avvolgerla intorno al fondo dei gambi, senza esercitare una pressione eccessiva;
-Disporre gli asparagi incartati in un sacchetto di plastica da cucina, cioè quelli trasparenti fatti apposta per conservare i cibi in frigo o freezer;
Gli asparagi così trattati possono conservarsi sani e freschi in frigo per circa 4-5 giorni. Trascorso questo periodo di tempo, inizieranno inevitabilmente a seccare e raggrinzirsi, talvolta dando origine a muffa. Per questo motivo, prima di consumarli anche entro i tempi indicati ti consigliamo sempre di dare un’occhiata all’effettivo stato dei prodotti.
Se conservati in un’atmosfera eccessivamente umida, essi potrebbero ammuffire più velocemente.
Come congelare gli asparagi selvatici
Con un’adeguata preparazione, è possibile conservare gli asparagi selvatici in freezer per tempi anche molto lunghi, così da gustarli senza problemi fuori stagione. Il suggerimento in questo caso è di porzionarli prima di inserirli in congelatore, così da poterne poi prelevare solo la quantità desiderata.
Ti ricordiamo che gli alimenti scongelati non possono essere ricongelati, pertanto il porzionamento aiuta ad evitare gli sprechi. Ma come procedere per avere sempre la giusta porzione di asparagi selvatici? Uno dei metodi più efficaci e ormai testato da tutte le nonne è quello di disporre le verdure precedentemente selezionate e lavate in appositi contenitori gelo, non importa se industriali oppure “casalinghi”.
Prima di disporre gli asparagi nei contenitori tuttavia, dovrai necessariamente sbianchirli, ovvero sbollentarli per alcuni minuti a fuoco lento con un po’ d’olio d’oliva. Il segreto di questa tecnica consiste nel non cuocere completamente gli asparagi selvatici ma nello scolarli quando sono ancora leggermente indietro.
Quando riterrai che siano pronti, scolali e lasciali raffreddare per bene a temperatura abiente. Quando saranno freddi, disponili in semplici bicchieri di plastica, che dovrai poi coprire con una pellicola trasparente e chiudere con cura usando del nastro carta, sul quale potrai così scrivere la data di confezionamento.
Così facendo, proteggerai gli asparagi in un’atmosfera ermetica e a basse temperature, avendo sempre davanti agli occhi la durata della loro conservazione. Considera infatti che questi ortaggi potranno essere conservati per addirittura 6 mesi senza perdere le loro proprietà nutritive, a patto naturalmente di conservarli a una temperatura costante che sia collocata tra i -10°C e i -24°C (un range garantito dalla maggior parte dei freezer contemporanei).
Trascorsi i 6 mesi, è possibile che gli asparagi non presentino più lo stesso sapore e la stessa consistenza originaria, quindi a meno che tu decida di utilizzarli per preparare frittate e ricette con altri ingredienti, ti consigliamo di non consumarli più.
Ricorda che per assaporare gli asparagi da soli, dopo averli congelati dovrai lasciarli scongelare a temperatura ambiente prima dell’uso. Altro discorso è da farsi se invece hai in programma di inserirli nel ragù, o in preparazioni con il sugo, in quanto in questi casi potrai inserire le verdure congelate direttamente in pentola.
Asparagi selvatici sott’olio
Un metodo di conservazione gourmet per far risaltare il sapore degli asparagi selvatici anche dopo diverse settimane dalla raccolta consiste nella disposizione sott’olio. Questa tecnica, al pari di quella appena descritta, richiede anch’essa come primo passaggio la bollitura degli asparagi, i quali dovranno però essere in questo caso cotti completamente. L’olio usato per la conservazione inoltre, non deve essere per forza al naturale, ma può essere aromatizzato a tuo piacimento, inserendovi spezie e condimenti come sale, menta, pepe, aglio, peperoncino o prezzemolo.
Dopo aver fatto bollire gli asparagi lavati in acqua salata fino a quando divengono teneri, dovrai recuperare dei barattoli vuoti e puliti, disporli all’interno e ricoprirli d’olio d’oliva, per poi chiudere il tutto con coperchi nuovi ermeticamente. A questo punto, per ottenere una vera e propria conserva di primavera non ti resterà che effettuare il sottovuoto, facendo sobbollire i barattoli pieni in un pentolone da rovesciati, fino a quando il coperchio rientra.
Gli asparagi così confezionati, senza svolgere la procedura di sottovuoto, devono essere conservati in frigo e possono durare per circa 2 settimane. Se invece scegli di chiudere i barattoli ermeticamente, potrai conservarli per diversi mesi, a patto di disporli al riparo dalla luce diretta in un luogo fresco e asciutto.
Questa procedura, nel caso in cui tu desideri un condimento ipocalorico, può essere svolta anche sostituendo all’olio di oliva la salamoia, ovvero una soluzione di acqua salata con una quantità di sale a piacimento, di solito si inserisce in pentola lo stesso ammontare di sale che si utilizza per la pasta.
Anche in questo caso infine, per una conservazione prolungata dovrai effettuare il sottovuoto, sterilizzando i barattoli e riponendoli una volta chiusi in un luogo buio e asciutto. Prima di consumare gli asparagi in salamoia, il consiglio è di sciacquarli sotto abbondante acqua fresca.