In questa guida spieghiamo come conservare i peperoncini piccanti.
Rosso, afrodisiaco, lungo o tondo, grande o più piccino: se c’è un ingrediente che non può mancare sulla tavola (soprattutto estiva) quello è sicuramente il peperoncino piccante. Questo piccolo frutto è infatti capace di sprigionare da solo un aroma ricco ed inconfondibile, perfetto per donare un tocco in più a primi e secondi piatti.
Molti di coloro i quali ne apprezzano le proprietà finiscono spesso per piantarne diversi esemplari in vaso o nell’orto, consapevoli che durante tutta l’estate sarà possibile approfittare della maturazione dei peperoncini e passare direttamente dalla terra al piatto.
In alcuni casi, i raccolti di peperoncino possono essere particolarmente abbondanti. Una domanda che può sorgere spontanea in questi casi riguarda quindi i possibili metodi di conservazione dei prodotti appena colti.
Come si fa a mantenere buoni a lungo i peperoncini piccanti? É possibile conservarli a temperatura ambiente? Si possono congelare? Se anche tu sei in cerca di una risposta certa a una o più di queste domande, benvenuto: nei seguenti paragrafi elencheremo le migliori tecniche di conservazione per avere a disposizione deliziosi peperoncini piccanti tutto l’anno.
Indice
Come conservare i peperoncini piccanti a temperatura ambiente
Una volta raccolti, i peperoncini piccanti possono essere facilmente conservati fuori frigo, a patto però di osservare alcune semplici regole. Questo tipo di frutto contiene infatti una discreta quantità di acqua al suo interno, in parte nella buccia e nel picciolo, e soprattutto nella polpa. Se non hai spazio in frigo quindi, il consiglio è di conservare i peperoncini freschi in un luogo asciutto e ombreggiato, in cui circoli una buona quantità d’aria. Riponili per esempio in un cestino o in un sacco di carta, e consumali entro 10 giorni dalla raccolta.
Ricorda che per evitare che i tuoi peperoncini piccanti ammuffiscano, dovrai stare attento a non lavarli e a non disporli in contenitori umidi o sigillati (i frutti infatti rilasciano gas che in assenza di circolazione d’aria possono ristagnare e creare un deterioramento).
Nel caso in cui dovessi accorgerti della presenza di muffa, elimina la parte di frutto danneggiata ed evita di consumarla.
Come conservare i peperoncini piccanti in frigorifero
Un metodo molto comodo ed efficace per conservare peperoncini piccanti freschi consiste nel disporli all’interno del frigorifero in opportuni contenitori o sacchetti forati, gli unici capaci di garantire un ricircolo d’aria opportuno che eviti l’accumulo di muffe.
Non esiste un posto specifico del frigo in cui è meglio tenere i peperoncini, ma se il tuo modello di elettrodomestico è munito di scomparti specifici per ortaggi, ti consigliamo di posizionare lì il prodotto.
Evita anche in questo caso di lavare i peperoncini, così da evitare un eccessivo accumulo di umidità. Se seguirai queste semplici regole, potrai godere del sapore dei prodotti per almeno 3 settimane!
Come essiccare i peperoncini piccanti
Se c’è un metodo di conservazione realmente efficace per mantenere buoni e piccanti i peperoncini a lungo, quello è certamente l’essiccazione. Questo procedimento infatti fa sì che ogni frutto lasci evaporare lentamente l’acqua contenuta al suo interno, così da minimizzare la possibilità che muffe e batteri prolifichino sulla sua superficie. Se disponi di un essiccatore elettrico, vale a dire un elettrodomestico appositamente progettato per estrarre l’umidità dagli alimenti, ti basterà leggere le istruzioni e inserirvi all’interno gli ortaggi, seguendo le indicazioni del produttore.
Se invece non hai un essiccatore, non disperare! Da secoli l’essiccazione degli alimenti viene svolta anche grazie a metodi naturali, semplicemente disponendo i cibi in un luogo assolato e ventilato, appendendoli o stendendoli e rigirandoli su se stessi. Si tratta di un metodo decisamente lungo, che richiede tempo e pazienza e una supervisione costante dei peperoncini. Fortunatamente, anche se non disponi di un terrazzo assolato puoi facilmente essiccare i tuoi peperoncini piccanti avanzati. Come? Grazie al forno naturalmente! Ecco tutti i passaggi per una essiccazione perfetta
-Preriscalda il forno statico a 70°C, o a 50°C se ventilato
-Disponi i peperoncini lavati e tagliati a metà su una teglia, assicurandoti che siano perfettamente asciutti
-Inserisci i peperoncini piccanti in forno e abbi cura di non chiudere completamente lo sportello, permettendo così all’umidità interna di fuoriuscire
-Lascia cuocere i peperoncini per almeno 8 ore, controllando ogni tanto che essi stiano essiccando senza bruciare e assicurando che il forno continui a funzionare opportunamente.
Al termine della procedura, estrai i peperoncini e lasciali raffreddare. I prodotti sono pronti per essere conservati interi in barattoli di vetro o per essere sbriciolati in forma di polvere. Grazie a questo procedimento è possibile conservare inalterata la piccantezza del prodotto, il quale si manterrà perfettamente commestibile per un periodo superiore ai 6 mesi.
Peperoncini piccanti sott’olio
Se preferisci consumare peperoncini freschi interi, un ottimo metodo per mantenerli buoni a lungo consiste nel disporli in barattolo sott’olio. Questa procedura ne prolunga parecchio la conservazione, anche se per essere davvero sicura richiede una preparazione molto attenta dei barattoli e dei prodotti.
Per quanto riguarda i contenitori, essi devono essere sterilizzati con una cottura in acqua bollente per alcuni minuti a 100°C.
Prima di inserire i peperoncini in barattolo, dovrai sbollentarli alcuni istanti in una soluzione di acqua e aceto, con una acidità di almeno il 6%. Questo passaggio è l’unico che permette di scongiurare la proliferazione del tetano. Una volta sbollentati, i peperoncini devono essere lasciati raffreddare e poi asciugati alla perfezione.
È a questo punto che possono essere inseriti nei vari barattoli, in modo da occupare tutto lo spazio senza però premere eccessivamente l’uno contro l’altro. Quando il barattolo sterilizzato è pieno, è il momento di versare l’olio extravergine di oliva fino all’orlo, coprendo alla perfezione ciascun ortaggio.
L’obiettivo è coprire i prodotti lasciando comunque un po’ di spazio tra l’olio e il coperchio. Una volta chiusi i barattoli, è poi necessario procedere alla pastorizzazione, ovvero la cottura degli stessi “a testa in giù” in acqua bollente, per almeno 10 minuti.
La tradizione vuole infine che i contenitori pastorizzati siano poi lasciati raffreddare avvolti con una coperta di lana. Un altro modo per farli raffreddare consiste invece nel lasciarli all’interno dell’acqua.
I peperoncini piccanti pastorizzati sott’olio possono essere lasciati chiusi anche per un anno, ma vanno conservati al riparo dalla luce e una volta aperti devono necessariamente essere disposti in frigorifero.
Come congelare i peperoncini piccanti
Un ulteriore metodo utile per conservare a lungo i peperoncini piccanti consiste nel disporli in freezer. Molti lo praticano soprattutto perché i peperoncini congelati mantengono le stesse caratteristiche di quelli freschi.
Per surgelare i peperoncini è sufficiente usare un contenitore adeguato (un sacchetto gelo per esempio) e disporli in modo tale da non schiacciarli. Se vuoi lavarli prima di congelarli, ricorda di asciugarli alla perfezione.
Per consumare i peperoncini congelati ti basterà tirarli fuori preventivamente dal congelatore e attendere che si scongelino a temperatura ambiente. I prodotti così conservati mantengono le loro caratteristiche inalterate per diversi mesi, ma solitamente dopo 6 iniziano a perdere sapore e piccantezza.
Frullare i peperoncini piccanti
Molti amanti del peperoncino piccante amano utilizzare gli esemplari avanzati per creare gustose confetture piccanti, utilissime nel condimento di sughi e bruschette, ma anche usate semplicemente come salse di accompagnamento. Per creare una confettura di peperoncino, è consigliato prelevare esemplari maturi e frullarli insieme a dell’olio di oliva. In alternativa, possono anche essere tritati a mano. La crema di peperoncino può essere conservata a lungo in frigorifero, oltre tre settimane.