In questa guida spieghiamo come conservare i lupini.
Se hai da poco acquistato questi deliziosi legumi e vuoi fare scorta con quelli avanzati, ci sono diversi metodi naturali che potrai adottare per mantenerli freschi e pronti per essere consumati più in là nel tempo. Più proteici della soia e molto apprezzati come snack per un aperitivo veloce, i lupini sono spesso consumati anche sotto forma di farina, per creare prodotti da forno dolci e salati ricchi di fibre.
Se da un lato è vero che la loro spessa buccia li protegge a lungo dal deterioramento, questi legumi vengono però spesso commercializzati già in salamoia all’interno di barattoli o pacchetti sottovuoto, dopo aver subito un trattamento di deamarizzazione. Come fare quindi per mantenerne inalterate la bontà e le proprietà anche una volta aperti? Come procedere invece nel caso in cui essi siano ancora da cucinare? Per ciascuna di queste occasioni culinarie vi è una risposta: scopriamo subito come conservare al meglio i lupini e come inserirli nelle diverse ricette anche dopo diversi mesi dall’acquisto.
Indice
Caratteristiche lupini
I lupini sono una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae, e insieme ad altri legumi come soia, lenticchie ceci e fagioli contengono una percentuale molto elevata di proteine vegetali, capaci di apportare all’organismo preziose sostanze nutritive per costituire i muscoli.
I lupini tuttavia non sono consumabili dopo una semplice sbollentata, e non tutti sanno che per gustarli è necessario togliere la buccia. A prescindere dall’uso che vorrai farne, dovrai sempre sottoporre i lupini secchi al trattamento di deamarizzaizone, ovvero ad un ammollo in acqua fredda di minimo 12 ore alla conseguente cottura in acqua bollente di circa 60 minuti. Solo così essi raggiungeranno una consistenza commestibile. Per far perdere loro il caratteristico sapore amaro che li contraddistingue invece, sarà necessario lasciarli a bagno in una bacinella con acqua salata, cambiando l’acqua ogni 24 ore per circa 5 giorni consecutivi. Solo così questi legumi perderanno il loro sapore molto amaro, risultando pronti per essere consumati come aperitivo o per essere impiegati come materia prima per sostanziosi ragù vegetali.
Come conservare i lupini a temperatura ambiente
Gli unici lupini che potrai conservare a temperatura ambiente con successo sono quelli secchi, i quali spesso vengono venduti in pratiche confezioni sottovuoto oppure all’interno di sacchetti di canapa o iuta. Questi prodotti, al fine di mantenere intatta la loro freschezza, devono però essere conservati in un luogo fresco, arieggiato e al riparo dal contatto con calore, luce diretta e umidità.
Il consiglio, per evitare che si formino muffe o che i legumi secchino eccessivamente, è di riporli all’interno di contenitori ermetici acquistati ex novo oppure all’interno di barattoli di vetro dotati di coperchio, opportunamente lavati e lasciati asciugare.
Dopo aver trasferito i lupini all’interno di questi ultimi, sarà poi opportuno disporre i vari contenitori in una dispensa. Lo stesso discorso vale naturalmente anche per la farina di lupini, la quale potrà essere fatta in casa macinando i semi secchi e riposta in opportuni contenitori.
Per evitare di far trascorrere un periodo di tempo eccessivamente lungo dal momento in cui i lupini o la farina vengono riposti, può essere una buona idea etichettare ciascun barattolo indicando la data di scadenza che trovi sulla confezione venduta dal produttore, ma anche la data di preparazione dei barattoli, così da regolarti in futuro.
Parlando invece di lupini freschi, possiamo dire che la conservazione a temperatura ambiente implica un consumo tempestivo della materia prima, la quale potrà rimanere esposta all’aria al massimo per 4-5 ore, sempre a patto di essere protetta dal contatto con luce e calore
Come conservare lupini in salamoia
Moltissime persone amano conservare i lupini unendo l’utile al dilettevole, ovvero conferendo loro un gusto più grintoso e perfetto per spuntini e aperitivi. Il trucco infatti consiste nel sottoporli al trattamento di deamarizzazione e nel disporli conseguentemente all’interno di barattoli con la salamoia.
Si tratta di un processo piuttosto lungo che richiede in media 5 giorni di preparazione, al termine del quale è però possibile ottenere una serie di confezioni casalinghe di lupini salati, da consumare dopo un riposo di 15-30 giorni. Il vantaggio della salamoia inoltre consiste nel fatto di permetterti di conservare tutti i barattoli preparati a temperatura ambiente, semplicemente riponendoli in una dispensa al riparo dalla luce e dal calore.
Per realizzare i lupi in salamoia è sufficiente rispettare le seguenti dosi: 1 litro d’acqua per 500 gr di lupini già addolciti, da mescolare con 70 gr di sale. In una pentola, bisogna portare a bollore l’acqua salata e aggiungere i lupini fino a far riprendere il bollore, per posi spegnere il fuoco.
I lupini vanno inseriti nei barattoli ancora caldi, ricoprendoli con salamoia e chiudendo i contenitori in modo ermetico come si fa con le varie conserve. Essi possono essere conservati anche in frigo, e la loro durata è di circa un mese.
Come conservare lupini in frigorifero
Se hai la necessità di conservare dei lupini freschi appena cotti o in salamoia, il consiglio è di disporli nel frigorifero. Se ancora chiusi nella confezione originaria del produttore, la data di scadenza alla quale fare riferimento è quella indicata in etichetta, e solitamente equivale a diversi mesi. Se invece hai aperto un pacchetto di lupini in salamoia, il consiglio è di conservarli in frigo richiudendo la confezione o, se eccessivamente danneggiata durante l’apertura, riponendoli con il proprio liquidi all’interno di un barattolo di vetro munito di tappo ermetico.
I lupini freschi in salamoia si consumano in frigorifero per circa una settimana dal momento dell’apertura, ma se passano alcuni giorni è sempre bene osservarne attentamente le caratteristiche estetiche e, in caso si presentino anomalie a livello di colore, odore e consistenza, evitare di consumarli. Solitamente, i prodotti in salamoia durano di più di quelli conservati solamente in acqua, in quanto il sale funge da conservante naturale.
Come congelare i lupini
I lupini cotti possono essere conservati anche in freezer, mentre quelli freschi o secchi no. Il congelamento dei lupini cotti infatti deve sempre avvenire dopo che i legumi sono stati prima sbollentati e poi lasciati raffreddare.
Una volta pronti, è sufficiente riporli all’interno di opportune confezioni ermetiche dotate di coperchio, magari resistenti alla cottura in microonde. Per consumare i legumi una volta estratti dal freezer sarà infatti necessario scongelarli a regola d’arte, pena la modifica della loro consistenza.
Sei curioso di quanto tempo dureranno i legumi in congelatore? Beh, i tempi rispetto a quelli indicati per il frigo si allungano: se svolgerai tutte le operazioni con attenzione, i legumi potranno durare fino a 6 mesi!
Conclusioni
I lupini sono preziosi legumi ricchi di gusto, nutrienti e consistenza. Conservarli nel modo corretto è molto semplice. Gli esemplari appena colti infatti possono semplicemente essere inseriti in dei sacchetti e lasciati in uno spazio riparato per poi essere cucinati in un secondo momento.
Quelli cotti e messi in salamoia invece hanno tempi di conservazione più brevi, ma possono essere disposti sia in frigorifero sia in freezer, a patto di utilizzare contenitori alimentari idonei e possibilmente ermetici. Un ulteriore metodo di conservazione è il sottovuoto, il quale prolunga di qualche settimana la durata dei prodotti in salamoia proteggendoli dal contatto con l’ossigeno.